Cardi alla Toscana |
Portata: Contorno
Ricetta di: Manuela Dolfi
Ingredienti:
- 700 gr cardi
- 150 gr burro
- 4 cucchiai formaggio grana grattugiato
- 1 mestolo brodo
- 6 cucchiai pangrattato
- 1 cipolla
- 2 limoni
- 1 pizzico cannella
- sale
Preparazione:
Disponi i
cardi tagliati a pezzi di 6 cm., in una terrina contenente acqua acidulata con
il succo di un limone. Metti in una pentola di terracotta dell'acqua, ponila sul
fuoco e quando comincerà a bollire, salala. Versa il succo del mezzo limone
rimasto e la farina, mescolando perchè quest' ultima non faccia grumi. Unisci la
verdura a falla lessare. Quando sarà diventata tenera, scolala e lasciala
raffreddare. Mondala da eventuali parti fibrose rimaste e falla asciugare sopra
un canovaccio. Fai scaldare il brodo in un piccolo tegame. Taglia la cipolla a
fette sottili e falla rosolare leggermente con 50 g di burro in un tegame, a
fiamma bassa. Unisci i cardi e falli cuocere a fuoco lento per 15 minuti,
versando ogni tanto un po' di brodo. Cospargili di 1 cucchiaio di grana e di
cannella. Toglili dal fuoco, scolali e passali nel pangrattato. In una
casseruola metti 80 g di burro e fai friggere i cardi impanati. Quando saranno
coloriti, sistemali in una teglia o in un piatto da forno, formando degli strati
e cospargendoli di pezzettini di burro rimasto e di grana grattugiato (2
cucchiai). L'ultimo strato lo spolverizzerai con l'ultimo grana rimasto. A
piacere puoi aggiungere una maciata di prezzemolo tritato. Metti nel forno
preriscaldato per una ventina di minuti circa.
Nota di Manuela: I cardi vengono chiamati in
Toscana "gobbi". Il nome deriva dal fatto che vengono cresciuti con una
legatura, che appunto li ingobbisce, senza prendere molta luce riamangono
bianchi il più possibile al loro interno.
In Toscana si chiama gobbo, in Veneto cardo, a Nizza Monferrato cardo-gobbo (ed è il più famoso). Il suo nome scientifico è Cinara cardunculus, la sua forma è simile a quella del sedano, ma appartiene alla famiglia dei cardi selvatici, come il carciofo. Dritto o gobbo, cotto o crudo, ripieno o fritto è sicuramente un ortaggio invernale da rivalutare.
In Toscana si chiama gobbo, in Veneto cardo, a Nizza Monferrato cardo-gobbo (ed è il più famoso). Il suo nome scientifico è Cinara cardunculus, la sua forma è simile a quella del sedano, ma appartiene alla famiglia dei cardi selvatici, come il carciofo. Dritto o gobbo, cotto o crudo, ripieno o fritto è sicuramente un ortaggio invernale da rivalutare.
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