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28/12/11

Sformato di tenerezza

Origine: Sicilia

Portata: Secondo piatto [o Antipasto]

Vegetariano

Collezione: Cibo di strada
Sformato di tenerezza

Stagione: Autunno

Difficoltà: Facile

Collezione: Ricette da leggere

Sformato di tenerume [da strada, freddo]

Ingredienti:
  • un grosso fascio di tenerume *
  • 2 uova
  • 100 gr di pecorino romano grattugiato
  • 1 bicchiere di latte
  • sale q.b.
  • pepe bianco q.b.
Preparazione:
  1. Pulire il tenerume staccando i gambi grossi e sfilando i filetti duri da quelli teneri e delle foglie, lavare e sbollentare in poca acqua leggermente salata.
  2. Scolare bene la verdura e frullarla assieme ai tuorli d’uovo, il formaggio e il latte, aggiungere poco sale, una manciata di pepe e alla fine i bianchi montati a neve.
  3. Versare il composto in una pirofila imburrata e rivestita di pan grattato, infornare in forno già caldo e cuocere per una ventina di minuti.
  4. Si può mangiare subito caldo, oppure freddo come piccola tapas, si sa la Sicilia e la Spagna si somigliano..

Nota:
  • Una ventina di anni fa, trastullandomi per il mercato di Sesto Fiorentino, dopo essermi rifatto gli occhi al banco delle olive, con ovvio acquisto di 3 sacchettini ai "vari gusti", son passato da quello che chiamavo, "il mio banchino della verdura". Avevo fatto un'amicizia immediata, a pelle, con Adele: una simpatica siciliana che gestiva  banchino, marito e relativo aiutante. Mi chiamava si, uomo, ma senza malevolenza, mi rispettava perchè, ero cuoco. E' così che son riuscito a metter le mani sulla mia prima cassettina di tenerume, mai visto, conosciuto o mangiato, anche lì è andata a pelle: Adele, cos'è?. Sorriso a 32 denti, un' po' di coda di pavone e una sciorinata di storie [a cominciare da Agrigento], ricette e spiegazioni che, sarebbe stato da registrare. Comunque sia, anche se ho cambiato casa, il tenerume me lo procuro lo stesso, lo pulisco e cucino con passione perchè lo raccolgo direttamente nel mio orto e perchè...
  • come disse Montalbano ad Angelina, è leggiadro:

  • “Il tinnirume, foglie e cime di cucuzzeddra siciliana, quella lunga, liscia, di un bianco appena allordato di verde, era stato cotto a puntino, era diventato di una tenerezza, di una delicatezza che Montalbano trovò addirittura struggente. Ad ogni boccone sentiva che il suo stomaco si puliziava, diventava specchiato come aveva visto fare a certi fachiri in televisione. “Come lo trova?” spiò la signora Angelina. “Leggiadro” disse Montalbano. E alla sorpresa dei due vecchi arrossì, si spiegò. “Mi perdonino, certe volte patisco d’aggettivazione imperfetta”. Le triglie di scoglio, bollite e condite con oglio, limone e pitrosino, avevano la stessa leggerezza del tinnirume.” 
da “Il cane di terracotta”, Sellerio, 1996 [vigata.org]

* Nota:
  • Il tenerume è il getto nuovo della pianta della cucuzza lunga.
  • La vegetazione della cucuzza lunga, come in generale quella delle cucurbitaceae, è rigogliosa e generosa, per questa ragione le foglie più tenere [da qui il nome] vengono raccolte e cucinate in generale con pomodoro e aglio e sono considerate una squisitezza salutare per il corpo e per lo spirito.
Nota alla nota del tenerume:
Quest'anno in campagna ne avevamo a disposizione una giungla. Grazie alla sapienza del signor Sapienza, che cura il giardino e ci ha regalato un orto lussurioso, è stata un'estate di tenerezza.
  • Oppure potete anche:

Fonte ricetta: Calycanthus

1 commento:

  1. Anonimo28.12.11

    Visto che la ricetta è siciliana e si parla di Sesto Fiorentino che è nei pressi di Firenze, pensavo che anche questa nota fosse di Leonardo Romanelli come quella del "lampredotto". Scusami mi sono sicuramente sbagliata, abbi pazienza, a volte è meglio se mi stò zitta! Ciao. Manu

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