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18/12/11

Insalata pasqualina

Portata: Insalate

Stagione: Primavera

Vegetariano
Insalata pasqualina

Difficoltà: Facile

Ingredienti per 4 persone:
  • 150 gr ricotta
  • 100 gr fave sbollentate,
  • 100 gr insalatina mista di stagione
  • 16 asparagi lessi
  • 1/4 di cucchiaino timo secco
  • 4 bacche bacche di ginepro
  • 60 gr olio extravergine
  • 1 presa piccola sale grosso
  • 4 grani pepe bianco in grani

Tempo di preparazione: circa 20 minuti

Preparazione:
Pestate nel mortaio 3-4 bacche di ginepro, altrettanti grani di pepe, un pizzico di timo e uno di sale grosso, quindi aggiungete il pesto aromatico a gr 60 d'olio e tenete in infusione [potete preparare questo olio aromatico anche con un giorno di anticipo]. Al momento di servire, tagliate la ricotta a triangolini e gli asparagi per il lungo. Distribuite nei piatti singoli tutte le verdure: le fave, l'insalatina, gli asparagi, guarnite con i triangolini di ricotta, condite con l'olio aromatico preparato, filtrato, poi portate immediatamente in tavola.

Risotto alle zucchine, piselli e pepe rosa

Portata: Primo piatto

Difficoltà: Facile
Risotto alle zucchine, piselli e pepe rosa

Ingredienti per 4 persone:
  • 280 gr riso Carnaroli
  • 120 gr zucchine
  • 80 gr piselli sgranati
  • una cipolla
  • 1/2 l brodo vegetale granulare *
  • 20 gr burro
  • 40 gr parmigiano reggiano
  • 1 rametto timo
  • 1 rametto maggiorana
  • 1/2 bicchiere vino bianco secco  ****
  • 2 cucchiai olio extravergine d'oliva
  • sale q.b.  ***
  • 2 cucchiai pepe rosa [skinus] **

Tempo di preparazione: circa 25 minuti

Preparazione:
Tritate finemente mezza cipolla e fatela appassire in una casseruola per risotti con g 20 di burro e un cucchiaio d'olio. Unite il riso e tostatelo. Bagnate con due dita di vino e lasciatelo evaporare. Aggiungete le zucchine a dadini, sale e i piselli. Irrorate con tre mestoli di brodo caldo preparato con il granulare. Portate a cottura il riso e le verdure unendo, via via, dell'altro brodo caldo. Mantecate con un cucchiaio di burro e due di parmigiano. Completate con un cucchiaino di pepe rosa e un trito di maggiorana e timo.

  • * Oppure fatene un litro con una cipolla, una carota, una costa di sedano, un cucchiaio di piselli e una zucchina piccola.
  • **Non è necessario "pestare" i grani del pepe rosa prima dell'utilizzo, come di norma si fa col pepe verde.
  • *** Salate sempre con parsimonia tutte le pietanze in generale, ma soprattutto quelle a base di verdura, preferite salare a più riprese [un pizzoco per volta], usando preferibilmente sale grosso, che trovarvi con un piatto troppo salato.
  • **** Non versate mai il vino, e tutti gli alcol, quando il fondo del recipiente di cottura è molto caldo, in questo caso troppo, nel caso, all'occorrenza, abbassate la temperatura con poca acqua fredda [molto meglio]. L'ingrediente alcolico rilascia un fondo di amaro che non toglierete più, non cattivo, comunque [c'è chi lo ama!].

Ciambellone Casalingo

Portata: Colazione
Ciambellone Casalingo

Difficoltà: Facile

Ingredienti per una ciambella:
  • 400 gr di farina 00
  • 130 gr di zucchero
  • 2 uova medie
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 100 gr di burro morbido
  • 220 ml di latte
  • granella di zucchero

Preparazione:
Potete tranquillamente lavorare sul piano d lavoro o in una terrina ma nel mixer risulta più veloce e omogeneo. Nel mixer versare la farina e lo zucchero. Aggiungere poi il burro e le uova. Azionare il mixer e versare a filo il latte. Per ultimo il lievito avendo l'accortezza di mescolarlo perfettamente all'impasto. Ungere di burro e passare con un velo di farina uno stampo da ciambella. Rovesciarvi il composto e guarnire la superficie con la granella di zucchero. Infornare e cuocere a 180° per 40 minuti.

Fonte:  Semi di papavero

Maiale ai gamberetti

Portata: Primo piatto

Collezione: Ricette da leggere

Ricetta di: Elga Cappellari

Il libro: Frances Osborne, La stanze delle spezie

Maiale ai gamberetti

Nota:
"Era come se scrivere quelle ricette o quelle parole -cioccolato,zucchero, pomodori, agnello -Lilla le facesse vivere all’interno del campo.E mentre il libro prendeva corpo, dalla carne alla selvaggina, fino agli squisiti gelati, la mia bisnonna ricreò l’universo dei bei tempi andati a Chefoo”

La biografia di Lilla, scritta dalla nipote, racconta la vita e il destino difficile di questa donna cinese, che nel cibo privatole nei campi di prigionia giapponesi durante la seconda guerra mondiale, ha trovato la salvezza, per rimanere lucida e combattiva. Lo ha fatto scrivendo diari di ricette, di pasti luculliani preparati da lei nella sua vita, serviti ad amori e pene dolorose conditi con uso sapiente di zucchero e spezie. Un libro di ricette è presente all’Imperial War Museum di Londra.

Ingredienti per 6 persone:
  • 400 gr vermicelli
  • 150 gr maiale
  • 3 cipolle
  • 200 gr gamberetti sgusciati
  • 1 spicchio aglio [facoltativo]
  • 1/2 kg verdura mista
  • 20 gr margarina
  • sale q.b.
  • 3 cucchiai olio extravergine di oliva

Preparazione:
Fate bollire i vermicelli fino a quando non saranno morbidi. Tagliate il amiale a dadini e friggetelo nella margarina, finchè la carne non sarà tenera. Tritate le cipolle e fatele imbiondire nell’olio. Nel frattempo, sgusciate i gamberetti, lavate e mondate la verdura mista e fatela bollire. Se volete potete aggiungere uno spicchio d’aglio. Mescolate il tutto, aggiungendo un pizzico di sale; mettete il composto in una pentola e cuocete a fuoco alto.

L'autrice: Elga Cappellari

Elga Cappellari


"Mi chiamo Elga, italianissima, 37enne mamma di tre bambini e appassionata di cucina, semplicemente un’appassionata autodidatta. Credo “nel siamo quello che mangiamo”.

Perciò mi diverto a sperimentare e indirizzare i miei figli a una cultura gastronomica che li stimoli alla ricerca del gusto. Folgorata dalla fotografia, adoro immortalare quello che colpisce i miei occhi e che mi emoziona, sia in cucina che durante i nostri viaggi. Cuoca a domicilio a tempo perso, gestisco il mio blog Semi di papavero, con dedizione ed entusiasmo, perchè in esso ho trovato la mia giusta dimensione..
http://www.semidipapavero.net/

Supa dei carradori

Portata: Primo piatto

Origine: Trentino Alto Adige

Ricetta light
Supa dei carradori

Nota:La supa dei carradori è una caratteristica minestra di carne del Trentino, da assaporare in inverno quando fuori infuria una tempesta, e accompagnandola con dei buoni boccali di vino rosso, sempre con la dovuta moderazione.

Ingredienti per 4 persone :
  • 2 fette pane di segale
  • 1 noce burro
  • 1 cucchiaio grana trentino grattugiato
  • 2 mestoli brodo di carne
Tempo di preparazione: 15 minuti circa

Preparazione:Spezzettare il pane di segale raffermo, rosolare il burro finché diventa scuro e con questo coprire il pane; aggiungere il formaggio grana grattugiato e il brodo.

Calorie: 255 a porzione [circa]

La nutrizionista:2 fette pane di segale - 340 calorie
1 noce burro - 500 calorie
1 cucchiaio formaggio grana grattugiato - 70 calorie
2 mestoli brodo - 111 calorie


L'apporto calorico complessivo della ricetta Supa Dei Carradori (4 porzioni) e' indicativamente 1021 calorie.Ogni porzione di Supa Dei Carradori contiene circa 256 calorie. E' un ottimo primo leggero, a patto non si esageri col pane.

“Chitarrine” catalogna e pecorino

“Chitarrine” catalogna e pecorino


Portata: Primo piatto

Ricetta veloce

Ingredienti per 4 persone:
  • 300 gr pasta alla chitarra
  •  un cespo di catalogna
  • 40 gr pecorino
  • 1 spicchio aglio
  • 1 peperoncino fresco
  • olio extravergine di oliva
  • sale q.b.
  • 1 cucchiaio foglie di maggiorana fresche [facoltativo]

Tempo di preparazione: circa 20 minuti

Preparazione:
Tagliate a striscioline la catalogna. Saltatela in padella con 3 cucchiai di olio, un peperoncino fresco a pezzetti e uno spicchio d'aglio schiacciato [che toglierete alla fine]. Salate, coprite e portate a cottura in 8-10 minuti. Mettete intanto a bollire abbondante acqua, salatela al bollore e cuocetevi la pasta. Scolatela al dente e fatela saltare, in padella, con la catalogna. Portatela in tavola ben calda, cosparsa di pecorino tagliato a scagliette. A piacere aromatizzate con maggiorana.

Tournedos “Rossini”

Portata: Secondo piatto

Collezione: Ricette da leggere
Tournedos “Rossini”

Difficoltà: Facile [se si seguono bene le istruzioni]

Ingredienti per 4 persone:
  • 4 tournedos [da gr 180 circa]
  • 180 gr lardo vergine
  • 80 gr burro chiarificato
  • 60 gr burro fresco
  • 150 gr Madera o Porto
  • 200 gr fegato grasso fresco
  • 12 gr tartufo nero
  • 100 gr fondo bruno
  • 2 scalogni
  • spago da cucina
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b.
Preparazione:
Pelare e affettare lo scalogno. Ridurre di 2/3 la metà del Madera con lo scalogno e filtrare. Avvolgere i tournedos con le fettine di lardo e legare. Tagliare 4 fette di fegato dello spessore di 1 cm. Tagliare a julienne il tartufo nero. Cuocere al sangue col burro chiarificato i tournedos salati e pepati. Deglassare col Madeira il fondo di cottura, filtrare e aggiungere il fondo bruno, il tartufo nero, la riduzione di Madera ed emulsionare a caldo con burro fresco. Nel frattempo saltare in una padella antiaderente caldissima il fegato grasso. Disporre il filetto su piatti piani caldi, adagiarvi il fegato e nappare con la salsa.

Nota:
Giuseppe Radiciotti, biografo di Rossini, racconta come una sera, al termine di un concerto cui aveva assistito, una signora avvicinò il celebre compositore per rendergli omaggio:

“Oh, Maestro!” disse la donna “Posso finalmente contemplare quel volto geniale, che non conoscevo se non nei ritratti! Non è possibile sbagliare: avete nel cranio proprio il bernoccolo della musica; eccolo là”. “E che ve ne pare di quest’altro, signora?” rispose Rossini battendosi il ventre “Non potete negare che sia ancor più visibile e sviluppato. Infatti il mio vero bernoccolo è quello della gola”.

Gioacchino Rossini (1792-1868), nato a Pesaro, non fu solo il più grande operista italiano della prima metà del XIX secolo: buongustaio per vocazione, dimostrò nel corso della sua vita che le sue doti creative non si limitavano alla musica, ma si estendevano anche alla gastronomia. Nel 1823 si trasferì in Francia, dove visse fino alla fine dei suoi giorni, e proprio qui ebbe modo di mettere alla prova il suo talento culinario, ricevendo ogni settimana nella sua casa di Chaussée d’Antin amici, cantanti, esponenti del bel mondo, ed offrendo cene che presto divennero celebri. Entrò anche in contatto con i più illustri chef e gastronomi della Francia dell’epoca. E’ a questo periodo che risalgono creazioni come i tournedos o i maccheroni alla Rossini (per farcirli il maestro utilizzava una speciale siringa d’argento e avorio), ricette che sono divenute dei “classici” tanto quanto le sue più celebri opere musicali. E con la musica di Rossini queste ricette hanno in comune la fantasiosa vivacità, la perfezione tecnica, la capacità di piacere a tutti nel tempo e il “crescendo” dei sapori.