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06/02/12

Zuppa di piantaggine

Zuppa di piantaggine

Portata: Primo piatto

Difficoltà: Facile
Zuppa di piantaggine

Stagione: Estate

Particolarità: Utilizzo erbe spontanee

Ingredienti peestar 4 persone:
  • 2 patate
  • 10 foglie fresche e tenere di piantaggine
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 20 g parmiggiano
uppa di piantaggine

Preparazione:
  1. Lavare bene le foglie di piantaggine che vanno tagliate a striscioline sottili.
  2. Lavare e sbucciare le patate che vanno tagliate a fiammifero. Mettere in una casseruola patate e piantaggine, coprire con il brodo e far bollire per una decina di minuti.
  3. Servire spolverando con poco formaggio grattuggiato.
Nota:
  • Piantaggine
Famiglia: Plantaginaceae

Piantaggine

Descrizione: erba perenne, acaule, con foglie strette, lanceolate, più o meno erette. Gli scapi con cinque spigoli evidenti, terminano in una spiga, generalmente cilindrica, compattissima, con brattee brune. I fiori sono di colore rossiccio o bruno chiaro. Il frutto è una piccola pisside a 2 logge contenente un solo seme.

Habitat: la Piantaggine viene coltivata in Europa, Asia, Africa settentrionale, Etiopia. In Italia è piuttosto comune allo stato spontaneo, soprattutto nei luoghi erbosi di pianura e bassa montagna
Coltivazione: la coltivazione estensiva della Piantaggine richiede un'accurata preparazione del terreno che deve essere sufficientemente piano per consentire la raccolta a macchina delle foglie, che non sono più alte di 20 cm. La concimazione viene effettuata solo all'impianto tenendo conto delle
esigenze di restituzione della sostanza organica al terreno. La propagazione avviene per seme

Piantaggine


Tempo di raccolta: le foglie si raccolgono quando sono ben sviluppate, da giugno ad agosto

Parte utilizzata: foglie
Piantaggine

Salsa Maionese

Salsa Maionese

Portata: Salse
Salsa Maionese

Difficoltà: Facile

Preparazione di base

Ingredienri per 300 ml circa:
  • 2 tuorli
  • 250 ml di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di senape di Digione [facoltativo]
  • 1 cucchiaino di aceto di vino bianco
  • 2 cucchiaini di succo di limone
  • 2 gr sale
  • pepe bianco q.b. [facoltativo]
Preparazione:
  1. Mettere i tuorli, l'aceto e la senape [se la si usa] in una ciotola di acciaio o vetro, aggiungendo un pizzico di sale e pepe bianco. Porre la ciotola su un canovaccio umido ed incorporare l'olio, iniziando prima goccia a goccia, lavorando con una frusta.
  2. Continuare versando a filo, sempre frustando.
  3. Quando l'olio è stato incorporato, aggiungere il limone e regolate il sale ed il pepe.
Consigli del cuoco:
  • È importante che tutti gli ingredienti siano a temperatura ambiente.
  • Se l'uovo dovesse raggrumarsi separandosi dall'olio [maionese impazzita], basta prendere un altro tuorlo ed incorporarvi un po' alla volta la parte impazzita.
  • Se volete che la maionese risulti chiara, aumentate il limone [ovviamente il gusto ne risente]. In alternativa, montante un po' di più il tuorlo [solitamente con ciò schiarisce un po'].
  • Si può usare un robot o una frusta elettrica, ma la valutazione della salsa è più difficile. A mano, ci si stanca, ma il risultato è più facilmente valutabile. Nel caso, comunque, usate la velocità minima.

Tortelli di broccoli agli scampi

Tortelli di broccoli agli scampi


Difficoltà: Media

Portata: Primo piatto


Tortelli di broccoli agli scampi

Stagione: Inverno


Igrediebri per 4 persone:
  • 200 gr di farina
  • 2 uova
    300 gr di cimette di broccoli
  • 150 g di ricotta fresca di pecor
  • 12 scampi
  • una carota
    mezza costola di sedano
  • 2 scalogni
  • mezzo bicchiere di vino bianco
    abbondante prezzemolo tritato
    4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
    sale q.b.
  • pepe bianco q.b.
Calorie: 395 a porzione [senza pane e vno]

Tempo di preparazione 50 minuti


Tempo di cottura:25 minuti

Preparazione:
  1. 1mpastate la farina con le uova e un pizzico di sale; lavorate la pasta finché è omogenea e avvolgetela in pellicola.
  2. Sgusciate gli scampi e mettete le teste e i gusci in un tegame con uno scalogno, la carota e il sedano tritati; unite metà dell'olio e rosolate velocemente; bagnate con il vino e un mestolino di acqua calda, salate, pepate e cuocete per 15 minuti a recipiente coperto. Un paio di minuti prima di togliere dal fuoco, scolate teste e gusci e unite le code a dadini.
  3. Cuocete a vapore i broccoli e fateli insaporire in padella con il resto dell'olio e uno scalogno tritato; passateli al mixer e unitevi la ricotta, sale e pepe. 
  4. Stendete la pasta, farcitela con il ripieno e ritagliate i ravioli con un tagliapasta. Lessateli, scolateli e conditeli co
  5.  il ragù di scampi e il prezzemolo.
Nota



  • Per farcire la pasta, con la tasca da pasticciere farete più in fretta: riempitela con il composto di broccoli e ricotta, applicatevi una bocchetta a foro liscio e strizzate il ripieno a mucchietti distanti 3-4 cm.
  • Nelle cucine fornite trovate anche tasche usa e getta.

Rosolaccio e ricotta al tegame

Rosolaccio e ricotta al tegame

Portata: Secondo piatto
Rosolaccio e ricotta al tegame

Difficoltà: Facile

Stagione: Primacera

Particolarità: Utilizzo erbe spontanee

Vegetariao

Ingredienti per 4 persone:
  • 300 g di rosette basali del rosolaccio
  • 200 g di ricotta affumicata
  • 1 cipolla
  • 1 foglia di aglio selvatico
  • burro q.b.
  • sale q.b.
  • pepe  neroq.b.
Preparazione:
  • Dopo aver lavato e pulito le foglie basali del rosolaccio, si fanno rosolare un una padella assieme a burro, cipolla tagliata fine e aglio selvatico triturato.
  • A metà cottura aggiungere la ricotta tagliata a fettine sottili, salare e pepare a piacimento. Il piatto si pres
  • a ad essere consumato assieme a fettine di polenta abbrustolita.
Nota:


  • Rosolaccio
Papaver rhoeas L.

Rosolaccio


Famiglia: Papaveraceae

Nomi popolari: bamboccia, basa done, bianc e rus, bubboline, paparine, papavar, papaver selvarego, popolana, rosolina, rusalena, rusatta, signorine

Habitat e descrizione: pianta erbacea perenne infestante dei campi di grano e degli incolti. Le foglie basali formano una rosetta e presentano un margine dentato. Il fusto ramoso e peloso può essere alto fino a 60 cm. I fiori [maggio-luglio] sono solitari ed hanno quattro petali di colore rosso porporino

Parti usate: rosette di foglie basali

Tempo di raccolta: primavera

Utilizzazione: si consumano crude in insalata o cotte come gli spinaci


Proprietà: bechiche, decongestionanti, espettoranti, leggermente soporifere, calmanti

Curiosità: l’infuso dei petali è indicato in erboristeria per curare l’insonnia nei bambini

Insalata agreste

Insalata agreste

Portata: Contorno/Insalate
Insalata agreste

Particolarità: Utilizzo erbe spontanee

Ingredienti per 4 persone:
  • 2 ciuffi di finocchio selvatico
  • 2 manciate di foglie di Tarassaco
  • un ciuffo di erba cipollina
  • un po’ di foglioline di piantaggine
  • qualche foglia di menta
  • qualche fiore di edera terrestre
  • 15 gr olio d’oliva extra vergine
  • 1 limone
  • sale q.b.
  • pepe bianco q.b.
Preparazione:
  1. Mescolare bene tutte le piante, condire con olio, sale e pepe.
  2. Decorare con fiore di edera terrestre e qualche fogliolina di menta
Nota:
  • Tarassaco
Taraxacum officinale Weber

Tarassaco

Famiglia: Compositae

Nomi popolari: dente di leone, stella gialla, girasole dei prati, lampionetti, pisciacane, piscia[in]letto, pisacani, pisciatello, castracane, bruciaocchi, ingrassaporci, radicio de camp, radicée, frati, botoni

Habitat e descrizione: pianta erbacea perenne comune nei luoghi erbosi e nei campi ben concimati con letame. Dalla radice laticifera, carnosa, si sviluppa una rosetta di foglie. Le foglie sono di forma lanceolata, pennato-partita, con l’apice spesso triangolare. I fiori [febbraio-ottobre] sono riuniti in capolini portati singolarmente all’apice dei fusti. Sono tutti ligulati ed hanno un colore giallo-dorato

Parti usate: foglie

Tarassaco

Tempo di raccolta: primavera

Utilizzazione: le rosette di foglie basali si consumano cotte da sole o, più frequentemente, mescolate con altre specie di erbe commestibili in insalate

Proprietà: diuretiche, digestive, amaro-toniche, eupeptiche, coleretiche, colagoghe

Curiosità: in erboristeria le radici si impiegano in tisane depurative per la cura del fegato

Finocchio selvatico
  • Foeniculum vulgare L.
Famiglia: Umbelliferae


Finocchio selvatico

Nomi popolari: anito, erba buona, fenoggiu, fenoiu, fenocio, finoc, finocchiello, finocchio dolce, madaro, scartoccini

Habitat e descrizione: il finocchio selvatico ama le colline esposte al sole, i luoghi asciutti delle regioni costiere e sub-montane dell'Italia Centro-Meridionale. Ha fusto eretto,ramificato. Le molte volte suddivise in lacinie filiformi sono attaccate al fusto mediante una guaina. I fiori sono di color giallo riuniti in vistose ombrelle apicali. La fioritura avviene in estate. I frutti [detti semi] sono oblunghi, grigi o giallini, dall’odore assai gradevole. La pianta può superare il metro e mezzo d'altezza.

Parti usate: foglie. radici, semi [frutti] e guaine carnose

Tempo di raccolta: primavera-estate


Finocchio selvatico

Utilizzazione: I semi e i giovani ramoscelli vengono utilizzati per aromatizzare vari tipi di piatti della tradizione mediterranea. I semi, in particolare, si usano per dolci e liquori
Proprietà: aperitive, digestive, diuretiche, galattogoghe e lassative per l’alto contenuto di fibra vegetale. il finocchio contiene un'essenza, l'anetolo, che si concentra in particolar modo nei semi e favorisce la digestione. L'infuso stimola la secrezione lattea nelle puerpere e riduce la sensazione di nausea


Finocchio selvatico

Curiosità: oltre ad aromatizzare carni e pietanze con il finocchio si confeziona un eccellente liquore carminativo e diuretico. I semi [frutti] di finocchio pestati ed uniti ad argilla verde ventilata servono per preparare un dentifricio che rinfresca l'alito e rinforza le gengive.