Collezione: Ricette da leggere
Ricetta di: Elga Cappellari
Il libro: Frances Osborne, La stanze delle spezie
Maiale ai gamberetti |
Nota:
"Era come se scrivere quelle ricette o quelle parole -cioccolato,zucchero, pomodori, agnello -Lilla le facesse vivere all’interno del campo.E mentre il libro prendeva corpo, dalla carne alla selvaggina, fino agli squisiti gelati, la mia bisnonna ricreò l’universo dei bei tempi andati a Chefoo”
"Era come se scrivere quelle ricette o quelle parole -cioccolato,zucchero, pomodori, agnello -Lilla le facesse vivere all’interno del campo.E mentre il libro prendeva corpo, dalla carne alla selvaggina, fino agli squisiti gelati, la mia bisnonna ricreò l’universo dei bei tempi andati a Chefoo”
La biografia di Lilla, scritta dalla nipote, racconta la vita e il destino difficile di questa donna cinese, che nel cibo privatole nei campi di prigionia giapponesi durante la seconda guerra mondiale, ha trovato la salvezza, per rimanere lucida e combattiva. Lo ha fatto scrivendo diari di ricette, di pasti luculliani preparati da lei nella sua vita, serviti ad amori e pene dolorose conditi con uso sapiente di zucchero e spezie. Un libro di ricette è presente all’Imperial War Museum di Londra.
Ingredienti per 6 persone:
- 400 gr vermicelli
- 150 gr maiale
- 3 cipolle
- 200 gr gamberetti sgusciati
- 1 spicchio aglio [facoltativo]
- 1/2 kg verdura mista
- 20 gr margarina
- sale q.b.
- 3 cucchiai olio extravergine di oliva
Preparazione:
Fate bollire i vermicelli fino a quando non saranno morbidi. Tagliate il amiale a dadini e friggetelo nella margarina, finchè la carne non sarà tenera. Tritate le cipolle e fatele imbiondire nell’olio. Nel frattempo, sgusciate i gamberetti, lavate e mondate la verdura mista e fatela bollire. Se volete potete aggiungere uno spicchio d’aglio. Mescolate il tutto, aggiungendo un pizzico di sale; mettete il composto in una pentola e cuocete a fuoco alto.
L'autrice: Elga Cappellari
Elga Cappellari |
"Mi chiamo Elga, italianissima, 37enne mamma di tre bambini e appassionata di cucina, semplicemente un’appassionata autodidatta. Credo “nel siamo quello che mangiamo”.
Perciò mi diverto a sperimentare e indirizzare i miei figli a una cultura gastronomica che li stimoli alla ricerca del gusto. Folgorata dalla fotografia, adoro immortalare quello che colpisce i miei occhi e che mi emoziona, sia in cucina che durante i nostri viaggi. Cuoca a domicilio a tempo perso, gestisco il mio blog Semi di papavero, con dedizione ed entusiasmo, perchè in esso ho trovato la mia giusta dimensione..
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