Costate omeriche alla griglia con salsa piccante |
Ingredienti per 4 persone:
- 4 costate di manzo
- 2 spicchi d'aglio
- 1 dl olio extra vergine d’oliva
- sale q.b.
- pepe nero q.b.
- erbe aromatiche [rosmarino, timo]
- 30 gr zenzero fresco
- 1 peperoncino
Grattugiare e raccogliere il succo dello zenzero. Preparare un’emulsione con il succo, l’olio e poco peperoncino. Porre una griglia sulle braci calde, mantenendola a 15-20 cm di distanza dalla fonte di calore. Marinare la carne per pochi minuti con olio, pepe, aglio ed erbe aromatiche. Sgocciolare la carne e porla sulla griglia ben calda. Cuocere su ambo i lati per pochi minuti [il tempo di cottura dipenderà dallo spessore della carne e dal grado di cottura desiderato]. Salare. Servire con l’emulsione di zenzero.
Nota:
Per mantenere la carne morbida ed esaltarne il sapore, è opportuno che la cottura sia abbastanza veloce [griglia calda] ma non troppo [si indurirebbe], e che non venga mai punta [dai rebbi della forchetta ad esempio]. Salare solo a fine cottura, il sale prima impoverisce la carne dei suoi succhi.
Un po' di storia:
"<Patroclo> pose un grande tagliere presso il focolare, vi appoggiò il dorso di una pecora e di una capra grassa e la schiena fiorente di un maiale ingrassato. Automedonte teneva ferme le carni, il divino Achille le tagliava, le riduceva a pezzi e le infilava negli spiedi; il figlio di Menezio, simile a un dio, accese una grande fiamma. E quando il fuoco si abbassò e la fiamma fu spenta, dopo aver spianato la brace, vi appoggiò gli spiedi e li cosparse di sale, dono degli dei, tenendoli sopra le pietre del focolare. Dopo aver arrostito la carne ed averla deposta nei piatti, Patroclo prese il pane e lo distribuì sulla tavola in bei canestri; Achille distribuiva invece la carne."
"<Patroclo> pose un grande tagliere presso il focolare, vi appoggiò il dorso di una pecora e di una capra grassa e la schiena fiorente di un maiale ingrassato. Automedonte teneva ferme le carni, il divino Achille le tagliava, le riduceva a pezzi e le infilava negli spiedi; il figlio di Menezio, simile a un dio, accese una grande fiamma. E quando il fuoco si abbassò e la fiamma fu spenta, dopo aver spianato la brace, vi appoggiò gli spiedi e li cosparse di sale, dono degli dei, tenendoli sopra le pietre del focolare. Dopo aver arrostito la carne ed averla deposta nei piatti, Patroclo prese il pane e lo distribuì sulla tavola in bei canestri; Achille distribuiva invece la carne."
Omero: Iliade, IX, 206-217
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